S4 AUTOLIVELLANTE – RIVESTIMENTO RIPORTATO

SISTEMA DI RIVESTIMENTO IN RESINA COLORATO AD ELEVATA RESISTENZA IDONEO PER TRAFFICO VEICOLARE DI MEDIO-ALTA INTENSITA’

La resina autolivellante è la soluzione ideale per rivestire pavimenti industriali e commerciali (anche usurati) che richiedono elevate resistenze chimico-fisiche, una planarità accentuata ed una resa estetica gradevole. Con soli 3mm di spessore e pochi giorni di lavoro, è possibile realizzare un rivestimento continuo, impermeabile, planare, liscio, colorato, resistente alle aggressioni chimiche e all’usura, compatto e resistente alla compressione, inassorbente, antipolvere/antiolio e lavabile quotidianamente. Ambienti ad alto traffico (anche pesante) come magazzini, aree di stoccaggio, logistica, parcheggi interni, garage, autofficine, laboratori, supermercati sono i più indicati per essere rivestiti in resina autolivellante. La facilità di colorazione, inoltre, rende questi pavimenti idonei per rivestire luoghi commerciali o privati come negozi, show room, negozi, loft ed abitazioni.

SF-EPOX 523

RIVESTIMENTO EPOSSIDICO NEUTRO O COLORATO SENZA SOLVENTI

Rivestimento bicomponente a base di resina epossidica colorata o neutra, senza solventi e pronto all’uso. EPOX 523 è destinato a finiture per pavimentazioni continue (senza giunti) ad alta resistenza meccanica, senza pori e resistente a svariati elementi chimici come carburanti, lubrificanti e detergenti. Il rivestimento ottenuto è durevole e di facile pulizia. Grazie alla sua particolare formulazione, EPOX 523 permette di realizzare malte autolivellanti con un rapporto di carica sino a 1:0,7 (a 23°C, utilizzando sabbia di quarzo 0,08-0,25mm).

superficiinterne/esterne
componenteBI-COMPONENTE
leganteEPOSSIDICO SOLVENT FREE
diluzionepronto all'uso
consumo1.4-1.8 kg/m2 per mano
confezionikg 20
coloreneutro, colorabile con paste SIRESOL TINT

CICLO CONSIGLIATO

Preparazione del supporto e consistenza
Il supporto deve essere sufficientemente solido (resistenza a compressione almeno 25 N/mm2). L’adesione della resina epossidica su un supporto minerale è basata sull’ancoraggio mediante porosità e sulla buona capa-cità di penetrazione nel sottofondo. Le superfici cementizie estremamente compatte o vibrate, ossia estremamente lisce e molto dense, necessitano di una preparazione più intensa del supporto. È sempre necessario esaminare che il supporto non sia troppo poroso ed assorbente, poiché di regola in questi casi sa-ranno necessarie due o più mani per ottenere una ottimale chiusura dei pori, onde evitare la creazione di bolle sugli strati successivi. Il sottofondo deve essere pretrattato mediante pallinatura. Eliminare le impurità più importanti mediante fresatura. Il sottofondo deve offrire una forza di adesione di almeno 1,5 N/mm². Inoltre deve essere libero da macchie di oli, grassi, elementi distaccati ecc., poiché potrebbero compromettere l’adesione dei materiali applicati. Eliminare prima a regola d’arte le eventuali fessure o cavità. Esaminare la compatibilità con rivestimenti preesistenti.

Lavorazione
Dopo la preparazione del supporto applicare:
PRIMER EP-201 su sottofondi con un’umidità massima residua del 4,0 % (misurato con il metodo CM)
SIRECEM BARRIER su sottofondi umidi o privi di barriera al vapore (contenuto di umidità inferiore al 8%).
PRIMERIZZAZIONE: Prima della lavorazione, PRIMER EP-201, legante epossidico bi-componente senza solventi, deve essere riscaldato almeno alla temperatura ambiente (temperatura del locale e del supporto). Versare interamente il contenuto del componente B nella confezione del componente A. Miscelare con un miscelatore elettrico (circa 3 – 4 min.), travasare la miscela in un contenitore pulito e rimescolarla ancora brevemente ed aggiungere (continuando la miscelazione) MICROFILLER 0SS in rapporto 10:12 e applicare il mix in ragione di 0,7 kg/m2 con successivo spolvero su fresco di QUARZO 0,1- 0,5 mm. (1,5 kg/m2).

RIVESTIMENTO AUTOLIVELLANTE:
-se la mano successiva è un rivestimento autolivellante, non spolverare in eccesso.
-se la mano successiva è uno strato conduttivo, non spolverare.

Applicazione:
dopo 8-12 ore della primerizzazione preparare la resina epossidica autolivellante EPOX 523: aggiungere il componente B di EPOX-523 al componente A avendo cura di prelevare dal contenitore tutto il catalizzatore (componente B); miscelare accuratamente a mezzo di un miscelatore elettrico a basso numero di giri per evitare l’inglobamento di aria; aggiungere a questo punto lentamente ma in modo continuativo la pasta colorante nel rapporto in peso previsto e, a colore omogeinizato, la carica di inerti minerali selezionati (QUARZO ) continuando la miscelazione. A questo punto si procede immediatamente alla sua messa in opera mediante spatola o ragla dentata in ragione di 4 kg/m2. Lasciare livellare il prodotto e dopo 10-15 minuti (cmq prima dell’inizio dell’indurimento) è indispensabile e tassativo passare più volte, lentamente ma con forza, il rullo frangibolle incrociandone i passaggi, in modo da eliminare le bolle d’aria presenti nell’impasto.

VARIANTI AL CICLO EPOSSIDICO AUTOLIVELLANTE
1) RETE RINFORZANTE: in generale è consigliabile applicare un rinforzo in fibra di vetro (GLASS FABRIC velovetro) sul fondo esistente; si ottiene una nuova pavimentazione capace di governare anche piccoli movimenti del sottofondo senza aver problemi di microcavillature o fessurazioni. Tuttavia, su fondi compatti, stagionati, che non presentano segnali di movimento è possibile scegliere di non applicare il rinforzo, lasciando alla sola rasatura il compito di creare il ponte d’aggrappo.
2) VERNICIATURA POLIURETANICA FINALE: la resina epossidica autolivellante EPOX-523 AUTOLIVELLANTE può essere stesa come strato finale del ciclo, garantendo la massima efficienza ed efficacia del pavimento (soprattutto in ambito industriale). Tuttavia questa base ha una resistenza al graffio superficiale inferiore alle poliuretaniche e questa caratteristica (soprattutto in ambito civile/commerciale) può generare problematiche estetiche che devono essere valutate in fase di progettazione. E’ possibile e consigliabile, dove lo scenario lo richiede, sovraverniciare il manto autolivellante con 1 o 2 mani di resina poliuretanica bi-componente trasparente a base acqua (SIREFLOOR PU-688 da applicare a rullo e spruzzo), in modo da creare uno strato protettivo con caratteristiche prestazionali ancora maggiori.