Documentazione

LINEE GUIDA ETAG

Regole fondamentali per una corretta impermeabilizzazione.

I prodotti impermeabili per coperture roofing rispondono alla ETAG 005 (“Guideline For European Technical Approval Of Liquid Applied Roof Waterproofing Kits”). Le linee guida ETAG sono definite dall’EOTA, acronimo di European Organisation for Technical Assessment. L’EOTA è l’Organizzazione Europea per le Valutazioni Tecniche nell’area dei materiali da costruzione, con sede a Bruxelles ed ha il compito di sviluppare e adottare i Documenti Europei di Valutazione (European Assessment Documents, EADs) utilizzando le conoscenze tecniche e scientifiche dei suoi membri.
I principali parametri tecnici individuati dalla ETAG 005 per la classificazione dei prodotti impermeabili liquidi sono i seguenti:

  • expected working life (vita lavorativa prevista).
  • climatic zone of use (zona climatica di utilizzo).
  • user loads (carichi dell’utente).
  • roof slopes (pendenze del tetto).
  • minimum surface temperatures (temperature superficiali minime).
  • maximum surface temperatures (temperature superficiali massime).

Nella ETAG 005 non viene mai utilizzato il termine “GARANZIA” bensì solo ed esclusivamente “expected working life” ossia “ASPETTATIVA DI VITA LAVORATIVA” del sistema impermeabile cosa ben diversa rispetto ad una vera e propria garanzia, termine che i falsi profeti utilizzano giocando sulla loro scarsa conoscenza della materia!!!
La durabilità di un sistema impermeabile, non garanzia, dipende dal rispetto delle regole di posa e dalla relativa attività manutentiva da eseguire sul sistema. La linea di impermeabilizzanti poliuretanici Polysir offre sistemi e materiali impermeabilizzanti bicomponenti, monocomponenti ed elastici, per impermeabilizzare calcestruzzo, terrazzi, balconi, piscine, tetti, pavimenti, fondazioni e vasche , per spinta positiva e negativa.
Prodotti innovativi e differenti caratterizzati da una lunga durata, alta efficienza, elevate prestazioni e dalla versatilità di applicazione in quanto sono utilizzabili su diversi supporti ed in diverse destinazioni d’uso.
Gli impermeabilizzanti poliuretanici Polysir racchiudono un alto contenuto tecnologico, e offrono elevate resistenze: resistenti ai raggi UV, resistenti ai ristagni d’acqua, resistenti alle intemperie ed ai cicli di gelo e disgelo, resistenti alla trazione, alle fessurazioni, alle alte ed alle basse temperature.

VITA LAVORATIVA PRODOTTI POLYSIR

Affinchè i prodotti della linea POLYSIR abbiano caratteristiche performanti e periodo lungo di vita lavorativa ( mediamente 10 anni ), la posatura deve osservare rigidamente le seguenti attività:

    1. sopralluogo tecnico per verifica principale di:
      • grado di umidità  della superficie.
      • eventuale necessità  di esalatori.
      • planning tipologia di preparazione e pulizia della superficie da impermeabilizzare.
    2. verifica delle condizioni meteo della posa in opera dei prodotti.
    3. applicare sempre il primer idoneo al tipo di supporto e impermeabilizzante o eventuale barriera al vapore.
    4. applicare l’impermeabilizzante sempre e necessariamente con il rinforzo in TNT.
    5. rispettare sempre il consumo indicato in scheda tecnica del prodotto.
    6. i prodotti impermeabilizzanti in genere, pur mantenendo la loro performance chimico-meccanica, tendono ad ingiallire e sfarinare nel tempo a causa dei raggi U.V.; si consiglia quindi la copertura con vernice alluminio (all’acqua) finitura in poliuretano alifatica per una lunga durata.
    7. l posatore deve prevedere una manutenzione ogni 3 anni per una lunga duratura.

PROBLEMA

Problem solving umidità del sottofondo.

L’umidità relativa del sottofondo in calcestruzzo e la presenza di una adeguata barriera al vapore, costituita da foglio di polietilene posto al di sotto del massetto, costituiscono informazioni di importanza basilare per chiunque si accinga a realizzare un pavimento in resina. Ancor oggi, nonostante le infinite problematiche riscontrate in passato, si realizzano frequentemente rivestimenti in resina che si esfoliano a causa di una errata valutazione della componente umidità. L’umidità difatti crea una controspinta negativa che tende a formare le classiche “bolle” sul rivestimento resinoso, le quali diventano successivamente dei distacchi localizzati.
Premettendo che la barriera al vapore dovrebbe essere considerata obbligatoria sui massetti di nuova costruzione, la questione si complica quando ci si trova ad intervenire su vecchi supporti o comunque su pavimenti in cui ci si è “dimenticati” di inserire la barriera al vapore nel progetto. In ogni caso occorre distinguere l’umidità presente nel massetto in due categorie:

    • Umidità residua dell’impasto di calcestruzzo. Occorre ricordare che il calcestruzzo fresco, all’atto del getto contiene almeno 180 litri di acqua per metro cubo d’impasto. Questa acqua verrà rilasciata nelle settimane successive al getto. È pertanto indispensabile non applicare il rivestimento in resina prima che l’acqua d’impasto sia (quasi) completamente evaporata.
    • Umidità di risalita dalla massicciata. Qualora il pavimento sia sprovvisto di barriera al vapore, la massicciata trasferirà la propria umidità al massetto sovrastante. In questo caso si prospettano due soluzioni:
      1. Realizzare un rivestimento in resina permeabile al vapore acqueo (occorre tuttavia ricordare che le resine epossidiche traspiranti hanno minori resistenze chimiche).
      2. Oppure realizzare una barriera chimica al vapore, costituita prevalentemente da resina epossicementizia tricomponente da applicare in ragione di almeno 800 g/mq prima del rivestimento in resina.

La quantità di umidità tollerabile:

Occorre fare una importante premessa: i metodi di misurazione generalmente utilizzati per la determinazione dell’umidità residua del massetto sono errati. Questo accade perché vengono utilizzati metodi empirici o strumenti elettronici in grado di rilevare solamente l’umidità nello strato corticale del massetto. In realtà l’umidità residua va misurata in profondità, ad almeno 40 mm dalla superficie del massetto. Per la determinazione della percentuale d’umidità è possibile utilizzare il classico igrometro a carburo di calcio o strumenti elettronici a sonda, specifici per calcestruzzo.
A seconda del ciclo di rivestimento, l’umidità tollerabile va dal 3% al 5%.

SOLUZIONE

Sirecem Barrier

Fondo tricomponente a base di resine epossidiche in emulsione acquosa, leganti idraulici,inerti silicei e speciali additivi, formulato per l’applicazione su fondi umidi o su substrati di CLS non ancora completamente stagionati. Il prodotto crea una barriera vapore e permette l’applicazione di primer protettivi, anticorrosivi, antiacidi sui quali e possibile applicare finiture epossidiche e/o poliuretaniche impermeabili al vapore acqueo.

I CICLI POLYSIR

Ciclo pedonabile su calcestruzzo

Preparazione della superficie
La superficie deve essere pulita, asciutta e coesa, senza contaminanti che potrebbero compromettere l’aderenza della membrana. Il tenore di umidità non può superare il 5%. La resistenza a compressione del substrato deve essere di almeno 25 MPa, la resistenza a trazione di almeno 1,5 MPa. È necessario lasciare asciugare le strutture in CLS di nuova costruzione per almeno 28 giorni. Utilizzare una macchina levigatrice per rimuovere sostanze organiche, polvere, olii, grasso, sporcizia e rivestimenti precedenti o danneggiati. È necessario levigare eventuali irregolarità della superficie. Tutti i frammenti della superficie e la polvere prodotta dalla levigatura devono essere totalmente rimossi.
ATTENZIONE: Non lavare la superficie con acqua.

Riparazione di crepe/fessure e giunti:
Sigillare accuratamente le crepe ed i giunti esistenti prima di procedere all’applicazione

  • Ripulire le crepe e le cavillature del cemento da polvere, residui e altri contaminanti. Applicare il Primer 710 Aqua Primer e attendere 2-3 ore affinché asciughi. Riempire tutte le fessure preparate con il sigillante U-Seal 907. Quindi applicare uno strato di Sireseal 250, per 200 mm ai lati delle fessure e, mentre è ancora umido, coprire con una striscia di Sireseal Fabric opportunamente tagliata o con Sireband, bandella sigillante, idrorepellente, autoadesiva in mastice butilico rivestito di tessuto-non tessuto. Premere per impregnarla di prodotto. Applicare al TNT una quantità di Sireseal 250 sufficiente a ricoprirlo totalmente. Attendere 12 ore affinché indurisca.
  • Ripulire i giunti di dilatazione del CLS e controllare che non vi sia polvere, residui e altri contaminanti. Se necessario, aprire e tagliare i giunti più in profondità. La giunzione preparata deve avere una profondità di 10-15 mm. Il rapporto larghezza-profondità dei giunti di dilatazione deve essere di circa 2:1. Applicare il sigillante Sireseal 250 esclusivamente sul fondo della giunzione. Con un pennello, applicare una striscia di Sireseal 250 per 200 mm ai lati e all’interno del giunto. Posizionare il TNT sopra al rivestimento umido e spingerlo all’interno del giunto, finché non viene impregnato ed il giunto non risulta totalmente coperto dall’interno. Quindi saturare completamente il tessuto con il Sireseal 250. Posizionare un cordoncino di polietilene della giusta dimensione all’interno della giunzione e premerlo sul tessuto impregnato. Riempire lo spazio rimanente all’interno del giunto con il sigillante Sireseal 250. Non coprire. Attendere 12-18 ore affinché si indurisca.

Primerizzazione:
Utilizzare i primer Sireseal 710 o Aqua Primer per preparare superfici particolarmente assorbenti, come il calcestruzzo, il massetto cementizio o il legno. Utilizzare i primer Aqua Primer per preparare superfici quali membrane bituminose e asfalto. Utilizzare i primer Aqua Primer per preparare superfici non assorbenti, come il metallo, le piastrelle di ceramica e i vecchi rivestimenti. Lasciar indurire il primer come previsto dalle istruzioni tecniche.
Membrana impermeabilizzante:
Mescolare prima dell’uso. Versare il Sireseal 250 sulla superficie preparata e distribuirlo utilizzando un rullo, un pennello o una spatola fino a coprire l’intera superficie.
Rinforzo:
Utilizzare sempre il tessuto Sireseal Fabric come rinforzo nelle zone problematiche, come giunzioni tra muro e pavimento, angoli a 90°, camini, tubature, grondaie (scarichi), ecc. A questo fine, applicare sul Sireseal 250 ancora umido una porzione tagliata di SIRESEAL FABRIC premere per impregnarla, quindi saturare con una quantità sufficiente di Sireseal 250. Consigliamo di rinforzare l’intera superficie con il tessuto Sireseal Fabric. Sovrapporre le strisce di tessuto per almeno 5-10 cm. Dopo 12-18 ore (non oltre 48 ore), applicare un altro strato di Sireseal 250. Nei casi più difficili applicare un terzo strato.
ATTENZIONE:
Non applicare uno spessore superiore a 3 mm (asciutto) per ogni strato di Sireseal 250. Per ottenere risultati migliori, la temperatura al momento dell’applicazione e dell’indurimento dovrebbe essere compresa tra 5°C e 35°C. Le basse temperatura rallentano l’indurimento, mentre le alte temperature lo accelerano. Un’umidità elevata potrebbe compromettere la finitura. Copertura con finitura alifatica: è sempre consigliata la copertura con vernice alluminio (all’acqua) o finitura in poliuretano alifatica come Sireseal 400/420 o PU Aliphatic 11800 per una lunga durata.

Ciclo vecchia guaina bituminosa

Pulizia della superficie
La superficie necessita di essere pulita, asciutta libera da ogni contaminazione che può in qualche modo intaccare l’desione del primer. Il grado di umidità massima non deve superare il 7%.
Sigillatura giunture
Eventuale sigillatura delle giunture con U-SEAL 907 sigillante iper elastico, per pistola, adatto per giunti di costruzione ad alta espansione, con la capacità di ricevere grandi spostamenti istantanei.
Priming
Applicazione di una mano di primer Aqua Primer, primer epossidico trasparente, rigido e a due componenti al consumo di 100 200 g/m2 applicato in uno strato e lasciare asciugare per 2 ore. Il componente A e B di Aqua Primer vanno miscelati con un miscelatore meccanico a bassa velocità secondo il rapporto di miscelazione stabilito per circa 3-5 minuti.
ATTENZIONE: la miscelazione dei componenti deve essere effettuata molto accuratamente soprattutto sulle pareti e sul fondo del contenitore fino a quando il composto non diventa completamente omogeneo. Diluire la miscela con il 10-20% di acqua pulita per regolare la viscosità.
Impermeabilizzazione
Applicare una prima mano di Sireseal 250 al consumo di 1 kg/m2 , dopo 3 ore applicare una seconda mano di Sireseal 250 al consumo di 1 kg/m2 .
Impermeabilizzazione Rinforzo
Sempre è consigliato di utilizzare il rinforzo Sireseal Fabric tra la prima e seconda mano di Sireseal 250, bagnato su bagnato per garantire una lunga durata.
Copertura con finitura alifatica
È sempre consigliata la copertura con vernice alluminio (all’acqua) o finitura in poliuretano alifatica come SiresealL 400/420 o PU Aliphatic 11800 per una lunga durata.